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La struttura "Villanella" si trova in Montefredane (AV), nella Verde Irpinia, un delizioso paesino medioevale arroccato a 600 mt s.l.m… in cima alla collina spicca il Castello dei Caracciolo, una delle dimostrazioni storiche della “Terra dei Castelli”.
"Villanella" è gestita a carattere familiare, nasce dalla passione e forte desiderio dello “
zio Tato” ed il nome "Villanella" deriva dalla passione dello stesso per la musica ed i canti popolari della Napoli antica…

Storia del nome - Villanella: occorre risalire al 1536 per poter trovare le prime tracce di quella che diventerà “la villanella napoletana”. Il popolo napoletano aveva una particolare vocazione per la musica ed il canto e nel XVI secolo si manifestò una grande diffusione delle villanelle, composizioni musicali con testo di poesia. Originariamente le villanelle, di carattere schiettamente popolare, erano eseguite in lingua napoletana dal popolo nelle strade. Successivamente furono tradotte in italiano dai musici, trascritte e composte su righe musicali, manipolate dai trascrittori, eseguite a più voci divenendo così un genere musicale in grado di affrontare il cammino fuori dai confini del regno. Tante altre forme musicali dell’epoca sono costruite allo stesso modo, alcune anche con testi dialettali: la frottola, lo strambotto, il canto carnascialesco (in toscano), la villotta (in veneto), queste forme però ad un certo punto scompaiono mentre “la villanella napoletana” persiste conquistando fama e fortuna anche negli altri stati italiani ed in tutta l'Europa.
I canti ed i suoni nella Napoli del Cinquecento si diversificavano a seconda della loro origine e provenienza urbana o rurale e la villanella fu sicuramente il frutto meglio riuscito dell'ispirazione
poetico-musicale cittadina, soprattutto alle origini, quando gli autori si rivolsero alla tradizione del canto contadino adeguandolo alle esigenze del pubblico cittadino, ormai lontano dagli impulsi delle musiche rituali.

(ricordiamo: Ferdinando Russo, Salvatore di Giacomo, Raffaele Viviani, Roberto De Simone... NCCP, Beppe e Concetta Barra...)

 

…quindi, viene scelta la denominazione per i due appartamenti: Menestrello e Madrigale...

Il menestrello (dal provenzale menestrals, "servo di casa") in età feudale, era l'artista di corte incaricato all'intrattenimento del castello. Svolgeva mansioni di musicista, cantastorie, poeta o giullare. Fu una figura presente principalmente nella Francia e nell'Inghilterra medievale (oggi la “musica celtica” è di diversa natura, in ogni caso espressione di un periodo storico ben preciso: in genere ci si riferisce alla musica folk principalmente dell’Irlanda, Scozia, Bretagna e Galizia). Altre volte il termine “musica celtica” indica un genere musicale contemporaneo ispirato alla musica tradizionale ma con influenze New Age e World Music, alcuni artisti più famosi e apprezzati, quali: Enya, Capercaillie e Loreena McKennitt). Era spesso ingaggiato per singoli spettacoli, in occasione di ricorrenze particolari ed eseguiva perlopiù brani già composti probabilmente da un trovatore. Come il bardo per le popolazioni celtiche, il menestrello poteva essere un cantore di gesta eroiche compiute dal proprio signore. In alcuni casi, si trattava di un semplice buffone con abilità di giocoleria e aveva il solo scopo di divertire il pubblico.

Il madrigale  è una composizione musicale o lirica, in maggior parte per gruppi di 3-6 voci, originaria dell'Italia, e diffusa in particolare tra Rinascimento e Barocco. Termine di origine incerta, fiorì tra il XIV secolo ed il XVI secolo. Il madrigale espresse nei suoi vari stili i più aristocratici ideali del Rinascimento musicale, sia per la raffinatezza dei testi poetici, sia per l'elaborazione della scrittura, sia per l'intimo impegno dell'espressione; il madrigale non era destinato all'ascolto nelle grandi sale, veniva eseguito per il piacere di chi cantava e di pochi eletti ascoltatori. Uno dei più noti madrigalisti apprezzato in tutto il mondo è Carlo Gesualdo – Principe dei musici – dal quale prende nome il Teatro di Avellino.

(l'Ars Nova è un fenomeno culturale d'élite, che nel caso italiano trova la forma più praticata: il madrigale di argomento cavalleresco e cortese)

fonti web:
http://www.quicampania.it/musica/la-villanella-napoletana.html
http://www.suonidellaterra.com/la_villanella.html
http://www.teatrogesualdo.it/storia.php

*** Villanella rientra tra i progetti proposti dalla Associazione Anastàsios ***